Intervista a Roberto Fiore sulle elezioni ammistrative 2011



1 La scelta di presentarsi a Trieste con una coalizione che comprende La Destra ed una lista civica di Franco Bandelli è stato, dai risultati, una scelta vincente?
Si. si è trattato di una scelta vincente ed importante per tutto il Nord Est. Forza Nuova ha lavorato con i suoi dirigenti regionali, in particolare Denis Conte di Trieste, che è stato su questo progetto per più di un anno. I risultati dimostrano che una alleanza omogenea nazionale e popolare con "cuore forzanovista", ed esterna al Pdl può raggiungere percentuali più che importanti, e l' 11% conseguito appunto nella città giuliana.Il fatto che anche la Destra abbia partecipato alla coalizione si deve sia all' intelligenza e all'onestà dei forzanovisti locali, i quali non hanno imposto "paletti di bandiera" ed al coraggio degli esponenti della Destra che hanno scelto di andar contro il Pdl nonostante le riserve della loro dirigenza.
2 - E’ questa la nuova strategia elettorale a livello nazionale?
3 La soluzione di credibilità politica parte dalle persone pulite e da liste civiche?
Certo. Una volta considerati singoli importanti successi che Forza Nuova raggiunge anche correndo sola, non si può negare che nei più dei casi ancora oggi difficilmente supera certe percentuali. Pertanto nelle città di una certa dimensione è auspicabile che si creino alleanze dove FN rappresenti le istanze di difesa dell' identità, di lotta alla corruzione ed alle mafie, di politiche forti e per la rinascita della famiglia italiana nonché di progetti quali la "moneta di popolo". ma la scelta dei nostri alleati è sempre molto oculata, come nel caso di Bandelli a Trieste e di Senatore a Crotone: si tratta di persone che hanno già amministrato nel segno dell' onesta e della "radicalità sociale" superando gli steccati destra - sinistra, dimostrandosi quindi all'avanguardia dei tempi.
A distanza di pochi giorni dalle elezioni, ho già incontrato numerosi esponenti politici anch'essi risoluti ad uscire dalla logica bipolare e interessati ad iniziare un percorso di collaborazione con Forza Nuova. Sempre con questa logica, ho scritto proprio oggi una lettera ai 14 sindaci veneti ribelli diventati noti per la rivolta contro l' iniquo "Patto di Stabilità" che riduce la disponibilità di denaro nelle mani dei sindaci. Noi abbiamo proposto loro di prendere in considerazione l'adozione della moneta di popolo.
4 Il risultato delle amministrative è stato ottimo, anche negli altri Comuni, vedi Milano e Crotone, Torino, tutto è dovuto ai programmi sul sociale e popolare?
Infatti. Ormai quando FN si presenta in Lombardia in comuni dai 5 ai 10mila abitanti raccoglie sempre percentuali tra il 2 ed il 6%. In provincia di Brescia, Bergamo, Varese, Como, Cremona e Monza i risultati sono sempre ottimi. La stessa cosa avviene in Toscana (dove oltre tutto confermiamo il nostro storico assessore ai servizi sociali di Altopascio, Alessandro Balduini) o nel Lazio.
A Crotone, l' accordo con Senatore ha una valenza quantomeno regionale. Forza Nuova ha stipulato un accordo con Senatore strappandolo dal Pdl ed inaugurando un percorso che non esiterei a definire di riscossa meridionale. La lotta alla n'drangheta, l' ordine sociale, il lavoro e la difesa della tradizione sono i capisaldi dell' alleanza tra Senatore e FN ( ben rappresentata dalla persona del coordinatore regionale Davide Pirillo). A Torino FN raccoglie il consigliere comunale (tristemente deceduto e quindi sostituito) grazie ad una coalizione spregiudicata e capace di mettere a nudo tutte le assurdità del sistema elettorale. FN Milano esce con onore dallo scontro che l' ha vista sola contro tutti; ricordo che la prima manifestazione eclatante di FN contro la Lega è avvenuta qui.
5 La credibilità delle future alleanze sono collegate alla proposta sociale, senza snaturare la propria entità politica, è possibile?
Radicalità non significa estremismo. Le porto un esempio. Forza Nuova sostiene la necessità di dare alle famiglia aiuti consistenti e continui per elevare la bassissima media demografica. Ma dinnanzi all'inadeguatezza dell'esecutivo, cosa possono fare gli enti locali? Ed ecco che Fn promuove una soluzione alla necessità per i Comuni di generare ricchezze e autonomia sociale: l'adozione della Moneta di Popolo. Questa è radicalità, non estremismo, ed oggi assume i contorni di una proposta all'insegna del senso comune.
6 Gli elettori sono stufi di promesse ma hanno bisogno di certezze, di una vera e coerente linea politica che possa far si che le scelte siano coerenti con le esigenze di vita delle famiglie, ed una sicurezza economica e fisica, come si può procedere?
Oggi più che mai l' Italia risorge dal Comune e non sarebbe la prima volta nella storia. Dopo il fallimento della politica del "Buongoverno" del Pdl, è possibile iniziare una politica virtuosa partendo dal locale dove tornino a dominare i due principali corpi intermedi: le famiglie e le corporazioni ( nel senso più antico del termine). Sostituire all' individualismo liberale le famiglie come detentrice di forza e dinamica sociale e privilegiare alle lobbyes le associazioni di categoria. Questo ridurrebbe enormemente i poteri di Banche e consigli di amministrazioni ed esalterebbe invece i corpi vivi della Città. Sempre così ragionando, all'agricoltura va restituita quella centralità che le è stata sottratta ingiustificatamente Non bisogna vergognarsi di dire, a costo di sembrare lapidari, che se in Italia non si fanno figli e non si protegge l'agricoltura, non abbiamo futuro.
7 Dove Forza Nuova si va a posizionare nei ballottaggi?
Forza Nuova non si apparenta né con il centrodestra né con il centrosinistra
8 Il declino delle forze al governo dove ci porta, ad un nuovo inciucio del Partito Democratico o a un nuovo risveglio politico di forze che sono stufe del disfacimento che adesso c’è?
L' Italia in questo momento è tentata dal ripercorrere le vecchie strade di sinistra pur di punire Berlusconi & Co, ossia non si tratta di un voto "pro" sinistra ma di un voto "contro" la destra.Tant'è che l' Italia non si riconosce assolutamente nella deriva zapaterista, non vuole la guerra ( che il centrosinistra ha portato) e detesta le banche ( che centrodestra e centrosinistra continuano a salvare e proteggere). Anzi, possiamo dire che l' Italia è sociologicamente sempre più nazional-popolare e quindi vicina alle idee di FN. Ed è qui che rapidamente si deve formare un nuovo fronte politico ed elettorale.
9 Proposte per le future elezioni Politiche?
Pensando alle elezioni politiche, vedo la creazione di questo fronte dove FN rappresenta la coloritura ideale, la punta di diamante della Nazione che si risveglia e non vuole essere invasa da masse di immigrati, vessata e umiliata da banche e poteri forti, che ama il proprio passato perché è il più luminoso al mondo e guarda al proprio futuro con fiducia e tenacia. Sarà un arduo cammino ma noi siamo già all' opera per realizzare questo disegno.
Fonte: http://www.lamoscabianca.eu/2011/forza%20nuova%20amministrative%20interv...
AMMINISTRATIVE DI NAPOLI: PROSPETTIVE DI RINASCITA
All’esito del recente voto per la elezione del sindaco a Napoli, varie sono le conclusioni che possono trarsi da una così evidente presa di posizione dell’elettorato:
- la crisi del sistema bipartitico incentrato sulla anodina divisione di poteri tra centro destra e centro sinistra, due facce della stessa medaglia, ambedue collusi ed espressioni di un modo di fare politica del tutto incentrato sul perseguimento del proprio personale tornaconto;
- la conseguenza logica di questa impostazione è evidente: quello di Napoli è stato un voto di protesta, espressione della volontà dei cittadini di scegliere un personaggio che, apparentemente, appare meno inserito rispetto agli altri candidati nel ben rodato sistema delle clientele partitocratiche;
- la sconfitta senza appello dei partiti e movimenti che, nonostante si dicano espressione di una destra sociale identitaria, scelgono poi di accodarsi al PDL, rinunciando, nei fatti, all’esercizio di una politica di opposizione veramente a favore del popolo, che non può non coincidere colla lotta senza quartiere alle solite caste ed ai poteri forti;
- la ripresa dell’antagonismo intollerante dell’estrema sinistra, che indirettamente ha tratto ingenti benefici dalla scelta appropriata di un uomo che, piu’ di altri, decisamente piu’ del candidato PDL, appariva come espressione di una politica sganciata dagli apparati tradizionali. Appare chiaro che quello napoletano è stato un voto “contro” la destra, e non a favore della sinistra, che sa trarre una propria ragione di essere solo ed esclusivamente dalla frontale contrapposizione all’inveterato sistema berlusconiano.
- la conseguente necessità di approntare un progetto politico finalizzato alla aggregazione senza soluzione di continuità dei movimenti d’area, affinché possa costituirsi un organismo capace di dare una risposta effettiva e concreta ai cittadini in termini di sicurezza urbana, riqualificazione del territorio, tutela delle classi meno abbienti e dei giovani, oltre che dell’imprenditoria locale.
Stupisce, altresì, constatare che nessuno dei movimenti presentatisi alle elezioni amministrative napoletane abbia avuto il coraggio e l’onestà intellettuale di fare una seria autocritica, ritenendo produttiva di “successo” una esperienza elettorale a dir poco fallimentare, ancorché condotta con impegno e dedizione. L’impressionante successo conseguito da La Destra e da Forza Nuova, coalizzate nelle elezioni svoltesi a Trieste, espressosi nel raggiungimento dell’11% delle preferenze, in alternativa al PDL, dimostra inequivocabilmente che quando l’alternativa sociale e popolare si compatta, possono raggiungersi risultati altrimenti insperabili. Uniti si vince; separati si perde.
In città tira aria di rivolta e vento di rinascita.
Saper cogliere l’occasione mediando le variegate espressioni di revanscismo locale nella proposta univoca e concreta di una politica nuova, diretta solo ed esclusivamente contro gli oppressori della nostra gente sta, ora come allora, a noi.
Avv. Riccardo Cafaro, militante di Forza Nuova per la Città di Napoli.
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