La Regione Campania non ha fondi, a rischio gli stipendi dei dipendenti della Sanità...
Le casse della Regione sono vuote. A rischio gli stipendi per i dipendenti di sanitá, trasporti e servizio idrico. Ma a rischio ci sono anche le rate dei mutui agli enti locali erogati dalla ex legge regionale 51/78 e per gli ordinativi in giacenza. E’ una situazione drammatica quella che l’assessore regionale al bilancio, Giancarlo Giancane, ha prospettato in una nota al presidente Stefano Caldoro. La nota, datata 7 novembre, riporta una serie di cifre che fanno capire lo stato disastroso dei conti della Regione Campania.
Il 9 settembre 2011, lo stesso Giancane segnalava al Presidente Stefano Caldoro, il problema della gestione dei pagamenti nel caso in cui non fossero state regolarmente acquisite alcune entrate al bilancio 2011. E, infatti, in una nota del 31 ottobre scorso a firma del responsabile dell’autorità di gestione dei fondi Por Campania 2000/2006, Dario Gargiulo, venivano sollevati dubbi in merito alla coerenza con i vincoli tematici del quadro comunitario strategico delle misure legate ai contributi per i mutui ai Comuni, la cui ammissione a finanziamento comporta il rischio di incorrere in sanzioni.
L’ordinaria crisi finanzaria della Regione risulta perciò ulteriormente aggravata dalla mancanza delle entrate programmate ed incomincia ad assumere contorni di sostanziale strutturalitá. Giancane scende quindi nel dettaglio, aprendo una finestra significativa per quanto riguarda il settore sanitario dove i costi sono di 1,4 miliardi di euro. E’ questa la cifra che l’area sanità della Regione ha chiesto per il pagamento degli stipendi e dei contributi di novembre e dicembre e per pagare quella parte della rimessa di ottobre che non è stata onorata. Da questa cifra però verrebbero immediatamente detratti i 253 milioni di euro che servono per pagare i contributi di dicembre perché, spiega lo stesso l’assessore possono essere rinviati al 10 gennaio 2012.
La cifra quindi scende a 1,2 miliardi di euro. Ma la situazione di cassa, allo stato, non consente di onorare queste cifre. La situazione definitiva delle entrate della sanità. Su 1,4 miliardi di euro che la Regione potrebbe incassare da qui alla fine dell’anno, attualmente in cassa ci sono soltanto 673 milioni di euro, frutto di una giacenza di cassa aggiornata al 7 novembre scorso. Una cifra che potrebbe anche bastare per pagare parte delle rimesse alle Asl campane. Ma le priorità sono altre. “Sulla base delle informazioni disponibili - scrive infatti lo stesso Giancane - si ipotizza di dover pagare necessariamente le spese direttamente legate al personale regionale, comprese le indennità degli assessori e dei consiglieri regionali e le spese per il funzionamento di giunta e consiglio. A questi costi, bisogna poi aggiungere altri 270 milioni di euro per le spese di ammortamento dei mutui assistiti e i Por, i cui fondi vengono prelevati in automatico da un conto dedicato. Pertanto, conclude allo stato non vi è alcuna residua possibilità per il pagamento dell’intera quota mensile di novembre e dicembre alla sanità, delle rate dei contributi agli enti locali, delle spese del trasporto pubblico e del servizio idrico”.
Movimento Patria Nostra Campania e SINLAI (Sindacato Nazionale Lavoratori Italiani), esprimono tutta la loro indignazione :”E’ vergognoso! Ancora una volta vince il bene della casta a danno dei lavoratori Campani del settore Sanità! La situazione economica della Campania è altamente critica e in continuo peggioramento, ma se venissero confermati, come si prospetta, il pagamento delle indennità degli Assessori e Consiglieri Regionali a danno del pagamento di ciò che è dovuto al comparto Sanità, Trasporto Pubblico e servizio idrico, nonché le rate dei contributi agli Enti Locali, ci vedrà costretti ad una dura contestazione che vedrà sicuramente il Movimento Patria Nostra e il SINLAI protestare ad oltranza contro la mala gestione della Regione Campania da parte del Presidente Caldoro e dei suoi Assessori e Consiglieri.
Stravolo Arturo
Coordinatore Regione Campania
Movimento Patria Nostra
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