sabato 4 ottobre 2008

L'INTERMINABILE FESTIVAL DELL'IPOCRISIA ..................APPELLO A TUTTI I CAMERATI !
Il problema, cari camerati, é che noi, non contenti di aver perso la guerra (e davvero si poteva fare molto di più per vincerla!), siamo riusciti a perdere anche la fase successiva, il dopoguerra. Se é davvero arduo pensare che i nostri nemici politici e ideologici possano minimamente pretendere di aver vinto la guerra, possono, a buona ragione, vantarsi di aver vinto il dopoguerra. E quì la colpa nostra, di tutti indistintamente, é grave. Non basta. Una volta vinta la pace e addormentata l'Italia nel cloroformio della democrazia, della ignoranza e della corruzione (a tutti i livelli e, al di sopra di tutto, la corruzione ideologica e morale) il nostro nemico di sempre é passato ad una offensica travolgente: la offensiva mediatica. Ci hanno fatti neri! Dobbiamo ammetterlo e le nostre sparute schiere di sopravvissuti, senza guida e senza obiettivi, si stanno sfaldando inseguiti da cecchini e "squadre della morte" scatenateci appresso dal nemico! E' successo allora che i meno forti di noi, stanchi di essere nel mirino spietato dei gangsters della malavita politica organizzata, non vedendo sbocco alle loro ambizioni e carriere, hanno fatto ciò che hanno fatto spesso gli italiani nel corso dei secoli: passare al nemico!
Cominciò Coriolano, poi richiamato all'obbedienza dalla fermezza della madre Vetruria (ma sarà poi vero? Le madri italiane normalmente coprono le malefatte dei figli!) e poi via così. Perfino Labieno, comandante della "invitta" X legione, valoroso quanto pochi altri, artefice del vittorioso "impeto" che mise in fuga i Britanni nel primo sbarco in Britannia, tradì Giulio Cesare che nel "de bello civili" lo descrive con odio e disprezzo!
il tradimento, o il vezzo al tradimento, é così congenito alla nostra mentalità ed educazione che non esiste persona da cui ci si possa attendere una forma di lealtà assoluta. La lealtà é sempre condizionata, temporanea, contingente, mai assoluta.
Ecco che il nemico già vincitore sul piano pratico, in possesso del potere e delle sue innumerevoli leve, ha avuto gioco facile sui nostri dispersi battaglioni peraltro pronti a scannarsi fra di loro magari su questioni di secondaria importanza.
Oggi il fascismo, unica autentica gloria dell'Italia Unificata, non viene studiato o pensato come regime che ha governato l'Italia con enorme successo e totale consenso per più di venti anni ma come un regime dittatoriale dispotico e oppressivo tanto che il povero popolo italiano in catene non aveva altra risorsa che la guerra di liberazione partigiana.
Fra le altre "benemerenze" del fascismo si contano il culto della violenza, poi la "mania" delle guerre, fatte contro il volere e contro gli interessi del popolo, la invasione di paesi con pacifiche popolazioni e un non ben definito odio razziale, il cosiddetto "razzismo", culminante con la persecuzione e la connivenza aperta e cooperante con gli sterminatori dei campi di Aushwitz e di Buchenwald per finire con l'assalto al cinese dei giorni scorsi. Se dovesse essere interpellato il passante di strada sulla matrice dell' aggressione al cinese 9 persone su 10, non trattandosi di agguato mafioso legato allo spaccio di droga direbbe : "sono stati teppisti fascisti". La parola "fascista" é diventata una delle peggiori offese mentre una volta veniva usato all'inverso, come aspro rimprovero: "tu non sei un buon fascista", mi urlava il comandante della mia legione quando facevo qualcosa di riprovevole! Oggi fascista é sinonimo di teppista vigliacco e ignorante, spietato aggressore di poveri negri e autore di svastiche dipinte sulle tombe ebraiche per profanare la memoria dell'"olocausto"!
Camerati, questa é, press'a poco, la situazione. Non piangiamoci sempre e solo addosso e per il tradimento di Fini e di tantissimi altri ex camerati, sono traditori, gente persa, sono i peggiori nemici, trattiamoli da tali con disperezzo ma dobbiamo smettere di farci male e scannarci fra noi, dobbiamo tenere la nostra bandiera di fede con coraggio e sacrificio e riprendiamo la strada che i nostri martiri ci hanno indicato. Non ci stanchiamo di indicare ai giovani la strada della VERITA'. Strilliamola ai quattro venti la NOSTRA VERITA' contro la menzogna dell'eterno nemico!Stiamo uniti e cerchiamo la compatteza al disopra delle diversità e dei personalismi.
SE NON RIUSCIREMO AD APRIRE UN VARCO NELLA MENZOGNA NON POTREMO RIPRENDERCI!
Come diceva Hans Rudel, il Pilota di Ferro, SOLO CHI SI DA PER VINTO E' VERAMENTE PERDUTO!
Saluti Romani
Francesco Paolo d'Auria

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