sabato 5 gennaio 2008

V-Day - Bologna, 8 settembre 2007 - Massimo Fini

LA GRANDE TRUFFA DELLE DEMOCRAZIE!

1 commento:

Anonimo ha detto...

EMERGENZA RIFIUTI IN CAMPANIA…
SIAMO LA VERGOGNA D’EUROPA!

Dopo 14 anni di emergenza rifiuti in Campania siamo ancora lontani da una soluzione definitiva.
Ad oggi, la gestione commissariale è costata allo Stato ben 500 milioni di euro di debiti, mentre 1 miliardo e 300 milioni di euro sono stati destinati alla risoluzione dell’emergenza.
L’emergenza tuttavia è peggiorata, e la Campania con una produzione giornaliera di 7000 tonnellate rischia di essere completamente sommersa dai rifiuti.
Eppure la spazzatura e un insieme di materie prime che se separate le une dalle altre hanno un valore per il riciclaggio.

UNA POSSIBILE SOLUZIONE

Il problema è di riuscire a fare una raccolta differenziata per categorie di materiali e coinvolgere la popolazione a collaborare in tale progetto che porterebbe alla produzione non di rifiuti, ma di materie prime riciclabili.
Se questa raccolta differenziata venisse incentivata attraverso la costituzione di centri di raccolta di materie prime che pagassero un prezzo a quintale doppio o triplo del valore effettivo della materia prima riciclabile, si creerebbe un circolo virtuoso che spronerebbe la costituzione di società private o cooperative per la raccolta differenziata.
Ogni ditta società o cooperativa si organizzerebbe per la raccolta di tale materiale sul territorio anche attraverso dei contratti d' acquisizione di materiale già separato da enti o condomini dietro corresponsione di un importo, da determinarsi, per quantità prestabilite di materiali.
Un tale sistema in cui ognuno ha interesse a separare i materiali in quanto ne ha un proprio tornaconto, costerebbe molto meno delle ingenti somme che sono state stanziate e che vengono stanziate per risolvere l’emergenza e costituirebbe una soluzione al problema.

I rifiuti non riciclabili apposta di essere imballati e sotterrati (eco balle) si potrebbero smaltire in Termovalorizzatori presenti già in molte città europee e del nord Italia . I termovalorizzatori sono dei moderni centri a norma di legge che bruciano i rifiuti non riciclabili le cui emissioni di inquinamento sono insignificanti. La combustione dei rifiuti produce energia elettrica quindi oltre, ad eliminare i rifiuti non riciclabili, si riducono per il cittadino i costi di energia elettrica e petrolio.

Perché una soluzione così semplice non viene adottata o non è stata finora adottata ?
Quali oscuri interessi o commissioni politico-mafiose si nascondono dietro l’emergenza rifiuti?


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