giovedì 20 dicembre 2007



PANE: PRIMA AGLI ITALIANI!


Stamattina, girando per il mercato a Cisterna di Latina ho avuto la malaugurata idea di incontrare un paio di amici. E' stato un incontro poco felice, perché entrambi mi hanno narrato storie tristemente simili. Erano storie di fabbriche che chiudevano e di quarantenni in cassa integrazione e in mobilità.
Storie molto tristi perché, quando hai quaranta anni e per oltre venti hai lavorato alla stessa catena di montaggio, se la tua fabbrica chiude, sei troppo giovane per la pensione e troppo vecchio per il mondo del lavoro. In parole povere, ti ritrovi condannato a vivere di sussidi che sono troppo per morire veramente di fame e troppo poco per vivere dignitosamente. Si finisce a vivere in una sorta di limbo nel quale c’è solo una via in discesa e che porta direttamente alla morte, senza passare dalla vecchiaia.
Tra poco sarà Natale. In molti festeggeranno perché ricchi, in moltissimi festeggeranno perché poveri ma convinti dalle finanziarie che possono avere comunque tutto perché pagheranno tra sei mesi, salvo poi ritrovarsi alla fine del semestre pronti al suicidio, mentre tanti altri italiani si ritroveranno, la mattina di Natale, ad avere il problema di come comprare la busta di latte e un chilo di pane per far fare colazione ai figli.
Santa cosa il pane. Chissà perché, stamattina al mercato mi è ritornata in mente una poesia di un tal Benito:




ITALIANI
AMATE IL PANE
CUORE DELLA CASA
PROFUMO DELLA MENSA
GIOIA DEI FOCOLARI
RISPETTATE IL PANE
SUDORE DELLA FRONTE
ORGOGLIO DEL LAVORO
POEMA DEL SACRIFICIO
ONORATE IL PANE
GLORIA DEI CAMPI
FRAGRANZA DELLA TERRA
FESTA DELLA VITA
NON SCIUPATE IL PANE
RICCHEZZA DELLA PATRIA
IL PIU' SOAVE DONO DI DIO
IL PIU' SANTO PREMIO ALLA FATICA UMANA
Mussolini - Roma 10 gennaio 1929 -anno VI E.F.




In vista del prossimo Natale e in una situazione come quella sopra descritta, non possiamo che invitare gli italiani tutti a COMPRARE ITALIANO.
Bisogna sostenere il prodotto e il commercio italiano. Non è una questione di razzismo. La fame e la miseria sono uguali per tutti e proprio perché uguali per tutti, da italiani dobbiamo pensare prima alla fame e alla miseria degli italiani.


BUON NATALE A TUTTI!


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